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Servizio 118: sì al comodato d’uso gratuito dei locali di “Scafati Solidale” all’Asl di Salerno Provincia Provincia e Regione 

Servizio 118: sì al comodato d’uso gratuito dei locali di “Scafati Solidale” all’Asl di Salerno

Con deliberazione n. 2 del 9 gennaio 2024 la Giunta comunale di Scafati, presieduta dal Sindaco Angelo Pasqualino Aliberti, ha approvato lo schema di contratto che disciplina la concessione in comodato d’uso gratuito all’Asl Salerno di alcuni locali di ‘Scafati Solidale’, di proprietà del Comune di Scafati, per la durata di 3 anni. Nei detti locali sarà allocata la postazione del personale formante l’equipaggiamento dell’auto medica del 118 di Scafati di supporto alle tre ambulanze attive sul territorio di Scafati, Corbara e Sant’Egidio del Monte Albino, a totale beneficio della comunità locale che potrà usufruire di un servizio prezioso a tutela della salute, forte valore aggiunto all’erogazione dei servizi sanitari sul territorio comunale.

“Al ricorso presentato dall’Asl Salerno al TAR rispetto alla mia ordinanza con la quale intimavo il ripristino dell’emergenza, rispondiamo – ha dichiarato il Sindaco, Angelo Pasqualino Aliberti – con collaborazione e senso di responsabilità, individuando uno spazio presso la ‘Scafati Solidale’ in comodato d’uso gratuito all’Asl di Salerno, dove far sostare, in attesa di interventi emergenziali, l’auto medica di supporto alle tre ambulanze attive sul territorio di Scafati, Corbara e Sant’Egidio del Monte Albino per evitare che intervengano, dove necessario, senza medico a bordo pur essendoci infermieri validi.

Intanto, a subire l’indignazione per una sanità che non soddisfa le esigenze dei cittadini sono gli operatori sanitari, come negli ultimi casi degli ospedali di Castellammare e Nocera (solo per citare quelli territorialmente più vicini) dove le infermiere sono state aggredite fisicamente durante il loro turno e alle quali esprimo tutta la mia solidarietà.

Rispetto a tutto questo De Luca chiede presìdi di polizia presso i P.O. che ritiene “non sicuri”, senza tener conto del disastro che negli ultimi sette anni ha determinato alla sanità campana. Pronto Soccorso affollati, mentre altri, come quello di Scafati, chiusi. Territori completamente scoperti dall’emergenza con una situazione che probabilmente non esiste neanche nei paesi più degradati: una richiesta urgentissima di medici, una sanità territoriale incapace di dare risposte rispetto alle visite specialistiche ambulatoriali per le quali ci vogliono anni, pronto soccorso e addirittura 118 con ambulanze prive di personale esperto di emergenza che mettono in pericolo quotidianamente la vita dei cittadini… ne sono esempio i casi accaduti a Scafati e per i quali ho denunciato personalmente l’Asl di Salerno e la Regione Campania.

Una mobilità passiva tra le più alte in Italia che determina buchi profondi nei conti pubblici della nostra regione. Per non parlare delle strutture convenzionate, dove oggi è impossibile fare anche un esame ematochimico o strumentale senza dover pagare, venendo meno addirittura la copertura del convenzionato. Un
vero disastro economico e sociale soprattutto per le fasce deboli o per chi ha patologie per i quali l’esenzione dovrebbe essere dovuta. concorsi pubblici per medici che si annunciano con una classe medica che ha paura del carico di responsabilità che deve affrontare perché non riesce a servire i pronto soccorso strapieni.

È ora che De Luca si prenda le sue responsabilità dopo sette anni di gestione della sanità. È ora che liberi la sanità (oltre che la Regione) e si dimetta”.

“Pur di garantire l’emergenza – ha dichiarato l’Assessore alla Sanità, Antonella Di Palma – abbiamo messo a disposizione dell’Asl Salerno uno spazio della struttura “Scafati Solidale” per l’allocazione dell’auto medica del 118. Un segno di maturità e responsabilità, visti anche gli ultimi casi di decessi che hanno sconvolto la nostra comunità. La presenza dell’auto medica accorcerà i percorsi tra Scafati, Corbara e Sant’Egidio del Monte Albino sulle quali agiscono tre ambulanze per creare i presupposti affinché i codici rossi vengano gestiti con personale medico a bordo”

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